Jéroboam - Chartreuse VEP Verte (eccezionalmente lungo invecchiamento) - Annata 2015 - 54%
L' Ordine della Certosa esiste da più di 500 anni quando, nel 1605, in un monastero della Certosa a Vauvert, un piccolo sobborgo di Parigi, i monaci ricevettero in dono dal duca François Hannibal d'Estrées: un antico manoscritto di un “Elisir” soprannominato “Elisir di lunga vita”. Questo manoscritto era probabilmente opera di un alchimista del XVI secolo con una grande conoscenza delle erbe e con l'abilità di assemblarle, infonderle e macerarle tutte e 130 per formare un tonico perfettamente bilanciato. La ricetta contenuta nel manoscritto era così complessa che a Vauvert furono compresi e utilizzati solo i pezzi. All'inizio del XVIII secolo il manoscritto fu inviato alla Casa Madre dell'Ordine, La Grande Chartreuse, sulle montagne non lontano da Grenoble. Il farmacista del monastero, frate Jérôme Maubec , svelò infine il mistero e, nel 1737, scrisse la formula pratica per preparare l'Elisir nel 1764. Nel 1903, il governo francese nazionalizzò la distilleria della Chartreuse e i monaci furono espulsi. Quando fallì nel 1929, i monaci ripresero possesso del marchio Chartreuse. Ritornarono alla loro distilleria, costruita nel 1860 a Fourvoirie, non lontano dal Monastero, e ripresero la produzione dei veri liquori Chartreuse. Nel 1935, Fourvoirie fu quasi distrutta da una frana; la produzione fu trasferita a Voiron dove si trova oggi.
La selezione, macinazione e miscelazione delle erbe segrete, delle piante e delle altre piante medicinali utilizzate nella produzione dei liquori viene effettuata nel monastero da due monaci. Una volta miscelati, gli ingredienti vengono trasportati a Voiron dove vengono prima macerati in alcool accuratamente selezionato, quindi distillati. Infine, questi liquori vengono invecchiati per diversi anni in enormi botti di rovere e posti nella cantina di invecchiamento che ha i periodi di maturazione più lunghi al mondo.
Una piccola parte del liquore viene selezionata per un trattamento speciale. Questa proporzione di liquore viene invecchiata per un ulteriore periodo di tempo e, una volta che il capo distillatore la dichiara pronta per l'imbottigliamento, viene imbottigliata e commercializzata come VEP Chartreuse (“ Invecchiamento eccezionalmente prolungato ”). Ogni bottiglia di VEP, riproduzione di quella utilizzata nel 1840, è numerata individualmente, sigillata con ceralacca e presentata nella propria scatola di legno accuratamente allestita.